La suddivisione dell'area in esame, situata nei pressi
del centro storico della città di Pesaro con un'estensione di ca. 22.000 m2,
viene graficamente rappresentata nella sottostante figura.
Attraverso un'approfondita campagna
di indagini geognostiche (prove penetrometriche, sondaggi
meccanici a rotazione, prove di laboratorio) è stato possibile
ricostruire la successione
litostratigrafica dell'intera area d'intervento; per la complessità
delle problematiche in gioco e l'importanza delle opere da realizzare, le indagini sono state eseguite in varie fasi
sulla base delle ipotesi progettuali che di volta in volta venivano adottate
in funzione delle risultanze delle indagini precedenti.
Nel caso del Palazzo di Giustizia,
una delle ultime opere del compianto Arch. Giancarlo De Carlo, il progetto
originario prevedeva due piani interrati, ma sulla base delle verifiche
eseguite si è dovuto rinunciare al 2° piano
interrato, in modo tale da ridurre le
profondità di scavo e scongiurare pericolosi fenomeni di sifonamento a causa della presenza di più
falde idriche, di cui una profonda in pressione.
A causa
dell'esistenza anche di una falda superficiale (confinata a 1÷2 m di
profondità dal piano campagna) e
per la presenza di manufatti ed infrastrutture tutto intorno all'area
d'intervento, al fine di operare in totale sicurezza è stata osservata la
seguente sequenza operativa: