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 Parcheggio multipiano (V.le dei Partigiani - Pesaro)


Il parcheggio multipiano di V.le dei Partigiani a Pesaro (in fase di costruzione) occupa un'area di quasi 8.000 mq confinante con altri edifici esistenti (abitazioni private e vecchio palazzetto dello sport) e strutture viarie di primaria importanza che ne hanno condizionato fortemente le tecniche e modalità realizzative; la struttura, avente un importo d'opera di 8.770.000 €, è disposta su due piani interrati e due o tre piani in elevazione, questi ultimi parzialmente adibiti ad attività commerciali e terziarie.

Lo studio geologico - geotecnico, eseguito su incarico della Pesaro Parcheggi S.p.A., è stato supportato da una approfondita campagna geognostica, condotta in varie fasi e costituita dalle seguenti indagini in sito:

n° 5 prove penetrometriche (4 DPSH e 1 CPT);

n° 10 sondaggi meccanici a rotazione con carotaggio continuo del diametro Ø = 101 mm e rivestimento Ø = 127 mm;

prove di permeabilità in foro (tipo Lefranc);

prove di emungimento;

prospezioni geofisiche mediante elettromagnetismo e tomografia elettrica.

Le indagini in sito sono state integrate da prove di laboratorio effettuate sui numerosi campioni di terreno (indisturbati e rimaneggiati) prelevati in fase di perforazione dei sondaggi.

I dati acquisiti attraverso le indagini svolte hanno consentito di ricostruire la successione litostratigrafica dell'area in esame, costituita da un'alternanza di spessi orizzonti ghiaiosi e subordinate lenti argillose, e di effettuare precise scelte di campo relativamente all'adozione delle più idonee opere di presidio ed alle tecniche di conduzione del cantiere, preso atto della natura prevalentemente granulare dei terreni e della presenza di una falda superficiale, confinata entro 2÷3 m dal piano campagna.

Oltre alla curiosità destata già in fase d'indagine dal rinvenimento in un settore limitato dell'area d'intervento di resti di antiche mura roveresche e di alcuni frammenti di rocce vulcaniche di chiara origine antropica, il cantiere, per la sua particolare posizione geografica, ha suscitato notevole interesse dal punto di vista scientifico anche in ambito universitario, tanto da indurre l'Istituto di Geodinamica e Sedimentologia dell'Università di Urbino, autore di studi sedimentologici, paleogeografici e paleoambientali sulla bassa valle del fiume Foglia, a chiedere di approfondire uno dei sondaggi fino al raggiungimento del substrato di base, rinvenuto oltre i 70 m di profondità dal piano campagna; il tutto chiaramente con il benestare ed il patrocinio della Committenza.

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